Dal Caos dei Dazi al Regno dell'IVA: Cronaca di una Metamorfosi Annunciata


                                                                   

di Paolo Carena

Ovvero: come gli Stati Uniti scopriranno l'acqua calda fiscale dopo aver inventato il vapore protezionista

Il Grande Malinteso dei Dazi Universali
Tutto parte da una semplice verità, cristallina come un teorema: uno spettro di dazi a 360 gradi non è una politica, è una tassa sui consumi mascherata da strategia. Gli economisti del Peterson Institute lo spiegano con la consueta eleganza accademica: il deficit commerciale americano riflette squilibri macroeconomici interni (troppo poco risparmio, troppi investimenti), non le malefatte dei partner commerciali. I dazi, quindi, non curano la malattia ma fingono di curare i sintomi, male.
Ma c'è qualcosa di più profondo e tragicomico in questa storia. I dazi universali trumpiani rappresentano l'apoteosi dell'azione senza scopo: una "indiscriminata azione che non persegue scopi gestibili", una tassa che sottrae risorse al quadro produttivo "senza la più pallida idea di come impiegarlo, se non contemplarlo, forse".
Un fondo sovrano da contemplazione. Come una reliquia votiva in versione fiscale.

L'Arte del "Cosa Sennò?"
Qui entra in scena la logica implacabile della dipendenza fiscale. Lo Stato, una volta assaggiato il nettare del gettito daziario, si abitua subito alle risorse e le azzera con difficoltà. È come un fumatore che scopre di avere il cancro ma non riesce a smettere: sa che fa male, ma la nicotina ormai è nel sangue del bilancio pubblico.
E quando anche gli americani più distratti capiranno che i dazi sono un "carico improprio interno" (colpiscono loro, non i cinesi), che cosa succederà? Rinunciare ai flussi di entrate? Impossibile. "E quindi?" - si chiederanno. "E quindi ci siamo dati la risposta."

La Grande Sostituzione Fiscale
Ecco l'intuizione geniale: quello "spazio distorcente e dimensionalmente abnorme" oggi occupato dai dazi potrebbe essere riempito da un'imposta meno scema, un pochino meglio rodata in giro per il mondo, un po' meno distorcente: una VAT, IVA per gli amici.
L'ironia è squisita. Gli Stati Uniti, che hanno resistito per decenni all'adozione dell'IVA considerandola un'aberrazione europea, la scopriranno come soluzione ai propri pasticci protezionisti. Sarà venduta non come "ritiro del protezionismo" ma come "modernizzazione fiscale". Dazi 2.0. Paperelle gialle al posto delle mazze da baseball.

Perché l'IVA è Inevitabile
La transizione sarà tanto logica quanto inesorabile:
Tecnicamente, l'IVA ha tutto quello che i dazi non hanno:
È neutra lungo la filiera produttiva (le imprese la anticipano ma la detraggono)
Non distorce le scelte di importazione/produzione
È un meccanismo già collaudato in mezzo mondo
Funziona come sgravio alle esportazioni e onere sulle importazioni
Politicamente, i dazi hanno già sdoganato il principio:
Gli americani pagano già il 15-25% su migliaia di prodotti
Il tabù della "tassa sui consumi" è già rotto
La breccia psicologica è aperta
Fiscalmente, è l'unica via d'uscita:
Mantiene il gettito senza i danni strutturali
Aiuta il riequilibrio del bilancio federale
È più difficile da eludere delle tasse societarie

La Metamorfosi del Mostro
Non sarà una rivoluzione, sarà una trasfigurazione. Come nelle antiche favole, il mostro fiscale cambierà forma ma non essenza. L'IVA americana nascerà dalle ceneri dei dazi trumpiani, manterrà la stessa funzione (finanziare lo Stato tassando i consumi) ma con un volto più presentabile.
Sarà la stessa cosa di prima, ma in abito da sera. Sempre dazio, ma educato. Sempre tassa sui consumi, ma con il viso lavato e la benedizione degli economisti ortodossi.

Epilogo: Nell'Attesa dei Posteri
E così, mentre il mondo osserva la più grande economia del pianeta scoprire l'acqua calda dell'imposizione sui consumi, non resta che sedersi "con la schiena contro il muretto del pensiero lungo" e aspettare che anche altri arrivino a questa ovvia conclusione.
Con una birra in mano e l'ironia dei disillusi, si può già immaginare il titolo dei futuri manuali di storia economica: "Come l'America Inventò l'IVA Dopo Aver Riscoperto i Dazi".
Nel frattempo, il tramonto rosso dazio lascia spazio a un cielo VAT appena velato. E le paperelle fiscali continuano a galleggiare, in attesa di cambiare colore.





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