Bernardino Chiaia è una figura di rilievo nel panorama torinese, con un profilo professionale che combina competenze accademiche e manageriali.
I suoi ruoli attuali sono:
- Commissario Straordinario per la Linea 2 della metropolitana di Torino: Nominato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel novembre 2023
- Presidente e Amministratore Delegato di Infra.To: La società in house del Comune di Torino incaricata della progettazione e realizzazione delle infrastrutture di trasporto
- Professore ordinario di Scienza delle Costruzioni presso la facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino
- È stato designato commissario dal Ministero dei Trasporti, sentiti MEF e Comune di Torino, secondo quanto previsto dalla legge 41/2023. Il compito del commissario è "assumere tutte le iniziative necessarie ad assicurare la rapida realizzazione degli interventi e la messa in esercizio della linea metropolitana".
Metro 2, nominato il commissario straordinario: sarà il professor Bernardino ChiaiaEmerge, dall'intervista, che il progetto metropolitano preveda un tracciato di 28 km con 31 stazioni che collegheranno l'area nord con quella sud della città e i comuni limitrofi di Orbassano e San Mauro.
Attualmente, a causa dell'aumento dei costi dei materiali (+36%), il progetto è stato rimodulato:
- il primo lotto funzionale si estenderà da Rebaudengo a Porta Nuova (8 km e 10 stazioni), con l'obiettivo futuro di raggiungere il Politecnico (ulteriori 2 km e 2 stazioni). Le modifiche principali includono:La parzializzazione temporanea del tracciato fino a Porta Nuova
- L'accorpamento delle fermate Corelli e Cimarosa
- La realizzazione di un nuovo manufatto di bivio verso San Mauro più superficiale. Il progetto prevede tecnologie avanzate come il sistema CBTC, vetture adatte al trasporto di biciclette e interventi di riqualificazione urbana. Si stima che la Linea 2 ridurrà il traffico privato del 5%, con circa 116.000 passeggeri al giorno (30 milioni all'anno).
Dal punto di vista tecnico, lo scavo varierà in profondità: nella parte nord sarà più superficiale (8 metri), mentre nella parte centrale raggiungerà i 28 metri. Verranno utilizzate diverse tecniche di scavo, tra cui il metodo cut&cover e una TBM (Tunnel Boring Machine) con diametro di 10 metri.
I lavori inizieranno nella seconda metà del 2026 e dureranno circa 6 anni, inclusi test e collaudi. Il progetto è innovativo anche per l'utilizzo della metodologia BIM in tutte le fasi di progettazione e per l'adozione di soluzioni sostenibili.
Infra.To sta anche preparando un piano di comunicazione per coinvolgere i cittadini durante tutto il processo di realizzazione dell'opera.
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