Un'opportunità di sviluppo da riconsiderare
La Linea 2 della Metropolitana di Torino rappresenta un
progetto di fondamentale importanza per il futuro della mobilità urbana della
città. Tuttavia, l'attuale configurazione progettuale solleva interrogativi
sulla sua efficacia a lungo termine e sulla capacità di rispondere alle reali
esigenze di mobilità dei cittadini.
Analisi comparativa: Torino nel contesto europeo
Città |
Km Rete Metropolitana |
Abitanti Area Metropolitana |
Rapporto (km/milione abitanti) |
Torino |
13,2 |
2.300.000 |
5,7 |
Milano |
96,8 |
3.250.000 |
29,8 |
Roma |
60,0 |
4.350.000 |
13,8 |
Lisbona |
44,2 |
2.800.000 |
15,8 |
Barcellona |
121,4 |
5.500.000 |
22,1 |
Madrid |
293,0 |
6.600.000 |
44,4 |
Parigi |
219,9 |
12.500.000 |
17,6 |
Londra |
402,0 |
14.800.000 |
27,2 |
Berlino |
151,7 |
4.600.000 |
33,0 |
Monaco |
103,1 |
2.900.000 |
35,6 |
Vienna |
83,1 |
2.600.000 |
32,0 |
Amsterdam |
42,5 |
2.500.000 |
17,0 |
Stoccolma |
108,0 |
2.400.000 |
45,0 |
Copenhagen |
38,2 |
2.100.000 |
18,2 |
Come si evince dalla tabella, Torino presenta il rapporto
più basso tra chilometri di rete metropolitana e abitanti (5,7 km/milione),
notevolmente inferiore alla media europea di 26,3 km/milione.
Utilizzo della metropolitana: confronto con altre città
europee
Città |
Passeggeri Giornalieri |
Abitanti Area Metropolitana |
Rapporto (passeggeri/abitanti) |
Torino |
130.000 |
2.300.000 |
5,7% |
Milano |
1.400.000 |
3.250.000 |
43,1% |
Roma |
900.000 |
4.350.000 |
20,7% |
Lisbona |
520.000 |
2.800.000 |
18,6% |
Barcellona |
1.250.000 |
5.500.000 |
22,7% |
Madrid |
2.300.000 |
6.600.000 |
34,8% |
Parigi |
5.400.000 |
12.500.000 |
43,2% |
Londra |
5.000.000 |
14.800.000 |
33,8% |
Berlino |
1.500.000 |
4.600.000 |
32,6% |
Monaco |
990.000 |
2.900.000 |
34,1% |
Vienna |
850.000 |
2.600.000 |
32,7% |
Amsterdam |
490.000 |
2.500.000 |
19,6% |
Stoccolma |
1.200.000 |
2.400.000 |
50,0% |
Copenhagen |
460.000 |
2.100.000 |
21,9% |
Il tasso di utilizzo della metropolitana torinese (5,7%
della popolazione) è il più basso tra le città analizzate, contro una media
europea del 30%, evidenziando un significativo potenziale di crescita con
l'espansione della rete.
Evoluzione storica dell'utilizzo della metropolitana di
Torino
Anno |
Passeggeri Annuali |
Note |
2006 |
7.800.000 |
Inaugurazione febbraio 2006 (tratta Fermi-XVIII Dicembre,
7,5 km) |
2007 |
20.500.000 |
Primo anno completo di esercizio |
2011 |
35.500.000 |
Estensione a Porta Nuova (marzo 2011) |
2017 |
42.100.000 |
Estensione a Lingotto (marzo 2011) |
2019 |
45.700.000 |
Record di passeggeri pre-pandemia |
2020 |
22.600.000 |
Forte calo dovuto alla pandemia COVID-19 (-50,5%) |
2023 |
41.800.000 |
Quasi raggiunto il livello pre-pandemia |
L'incremento significativo di passeggeri in
corrispondenza delle estensioni della rete (2011 e 2017) dimostra che
l'ampliamento della metropolitana genera un maggior utilizzo del trasporto
pubblico.
Il progetto attuale: caratteristiche e limiti
Il progetto prevede una configurazione a "Y" con
un percorso totale di circa 27 km e 32 stazioni, suddiviso in tre tratte
principali:
- Tratta
Centrale: 16 km con 23 stazioni, da Rebaudengo ad Anselmetti
- Prolungamento
Sud: 6 km con 5 stazioni, da Anselmetti a Orbassano
- Prolungamento
Nord: 6 km con 4 stazioni, fino a Pescarito/San Mauro
Nonostante l'ambizione iniziale, i finanziamenti attualmente
disponibili (1,828 miliardi di euro su un totale stimato di 5 miliardi) coprono
solamente la tratta da Rebaudengo al Politecnico. Questa limitazione
finanziaria ha portato a una rimodulazione del progetto, con un tracciato più
breve e l'accorpamento di alcune fermate.
La questione dei collegamenti periferici
Una delle criticità più rilevanti riguarda il collegamento
con la zona di Pescarito e San Mauro. L'attuale piano, non prevedendo la
realizzazione immediata di questa tratta, rischia di non servire adeguatamente
circa 130.000 cittadini residenti nei comuni della cintura nord-orientale.
L'aspetto più problematico è la mancata realizzazione di un
adeguato parcheggio di interscambio a Pescarito. Gli esperti di pianificazione
dei trasporti concordano sul fatto che una rete di trasporto pubblico
efficiente si basa su nodi di interscambio strategici che permettono di
lasciare l'auto all'esterno della città per proseguire con mezzi rapidi verso
il centro.
Considerazioni economiche e funzionali
La scelta di procedere con un progetto ridimensionato
risponde a evidenti vincoli finanziari. L'aumento dei costi dei materiali e
dell'inflazione ha reso necessario rivedere il progetto originale. Il sindaco
ha sottolineato l'importanza di avviare i lavori, anche se in forma ridotta,
per evitare ulteriori ritardi.
Tuttavia, è lecito chiedersi se questa soluzione rappresenti
un vero risparmio nel lungo periodo. Un'infrastruttura che non risponde
pienamente alle esigenze di mobilità rischia di non raggiungere gli obiettivi
prefissati di riduzione del traffico privato e dell'inquinamento.
Verso una metropolitana più efficace
Una metropolitana pensata per il futuro di Torino dovrebbe
rispondere adeguatamente a opportunità e criticità:
Aspetti negativi |
Opportunità |
Esclude dal servizio 130.000 cittadini residenti nei
comuni della cintura nord-orientale |
Servirebbe efficacemente i venti comuni a nord-est con
soluzioni di trasporto efficienti |
Non prevede adeguati parcheggi di interscambio strategici |
Un parcheggio di interscambio strategico a Pescarito
faciliterebbe l'alternativa all'ingresso in città |
Mantiene elevati volumi di traffico privato in entrata |
Ridurrebbe significativamente il traffico veicolare e
l'inquinamento |
Rischia di non raggiungere gli obiettivi prefissati di
mobilità sostenibile |
Garantirebbe una riduzione concreta del traffico privato e
dell'inquinamento |
Implica una concezione limitata della mobilità urbana |
Permetterebbe a Torino di allinearsi con altre città
europee che investono in sistemi di trasporto integrati |
Costituisce un risparmio apparente nel breve periodo |
Rappresenterebbe un investimento efficace nel lungo
periodo |
Proposte per il miglioramento del progetto
È auspicabile una revisione del progetto che, pur tenendo
conto dei vincoli finanziari attuali, preveda:
- Un
percorso che includa, nelle fasi successive, un parcheggio di interscambio
a Pescarito
- Un
impegno concreto a reperire i fondi necessari per completare l'intera
linea
- Una
pianificazione che garantisca la connessione efficiente con i comuni
limitrofi
Conclusione
La realizzazione della Linea 2 rappresenta un'opportunità
cruciale per migliorare la mobilità a Torino. Tuttavia, è fondamentale
assicurarsi che il progetto, anche nelle sue fasi iniziali, sia concepito con
una visione integrata che preveda l'estensione del servizio alle periferie e la
realizzazione di infrastrutture complementari.
Il rischio, altrimenti, è che Torino rimanga bloccata in una
concezione limitata della mobilità urbana, mentre altre città europee investono
in sistemi di trasporto integrati e lungimiranti. I cittadini dei venti comuni
a nord-est meritano soluzioni di trasporto efficienti che riducano i tempi di
percorrenza e migliorino la qualità della vita urbana.
Fonti consultate:
- Metro
Linea 2 - Infra.To
- Progettazione
della nuova Linea 2 della Metropolitana - Città di Torino
- Linea
2 della metropolitana - Torino cambia
- Tagliate
le fermate della linea 2 della Metropolitana in direzione di San Mauro e
Settimo Torinese
- La
metro 2 di Torino potrebbe arrivare al Politecnico entro il 2029, secondo
Cirio
- Metropolitana
Torino Linea 2: nuova linea - OTI PIEMONTE
- UITP (International Association
of Public Transport) - Observatory of Automated Metros
- ATM
Milano - Bilancio di Sostenibilità 2023
- ATAC
Roma - Report annuale 2023
- European Metropolitan Transport
Authorities (EMTA) - Barometer 2022
- GTT
(Gruppo Torinese Trasporti) - Rapporto di mobilità 2006-2023
- Osservatorio
Mobilità Sostenibile Euromobility 2023
Commenti
Posta un commento