Il Bignami sulla Tangenziale EST

  

Il progetto della Tangenziale Est di Torino

Cos'è il progetto

La tangenziale est di Torino è un progetto infrastrutturale che mira a completare l'anello tangenziale intorno alla città, collegando la zona est di Torino e provincia. L'idea è quella di creare un collegamento tra l'autostrada A21 (Torino-Piacenza), all'altezza della frazione di Pessione, e l'autostrada A4 (Torino-Milano), con un possibile prolungamento fino alla A5 (Torino-Aosta).Il percorso complessivo della tangenziale est sarebbe di circa 22 km, attraversando diversi comuni tra cui Santena, Chieri, Andezeno, Montaldo Torinese, Gassino Torinese, Settimo Torinese, Brandizzo e Volpiano.

Storia del progetto

Questo progetto ha una storia molto lunga, risalente a circa 50 anni fa. Come evidenziato in uno studio del Politecnico di Torino, la Tangenziale Est è "un progetto da cinquanta anni al centro di dibattiti e polemiche" che, "per ragioni di carattere sia tecnico sia politico, non ha mai superato la fase preliminare".Negli ultimi mesi del 2008, era stato attivato un tavolo di pilotaggio tra la Provincia e i Sindaci dei Comuni interessati per individuare il "Corridoio centrale", ovvero l'ipotesi di percorso. La progettazione del tracciato definitivo era stata affidata al Politecnico di Torino.Nel 2009, la Provincia di Torino aveva stanziato 200 milioni di euro per la realizzazione dello studio di fattibilità, ma il progetto rimase in sospeso in attesa di decisioni regionali.Il progetto è stato presentato più volte nel corso degli anni, ma è stato spesso accantonato per mancanza di fondi.

Evoluzione recente del progetto

Negli ultimi anni ci sono stati nuovi sviluppi:
Nel 2023, la Città Metropolitana di Torino ha finanziato con 100.000 euro un nuovo studio di fattibilità per aggiornare il progetto già presentato nel 2013. Secondo Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e della Città Metropolitana, quest'opera si rende necessaria per decongestionare il traffico.
La nuova visione non è quella di realizzare una vera e propria tangenziale, ma una bretella di 30 chilometri di lunghezza tra Chieri e Chivasso. A differenza dei progetti precedenti, è stata abbandonata l'idea di un tunnel sotto il Po.
La nuova proposta è stata denominata "Gronda Est", descritta come "una versione soft del piano avanzato dall'allora Provincia governata da Antonio Saitta". Si tratterebbe di una superstrada invece dell'autostrada originariamente immaginata, evitando i "faraonici progetti di dieci anni fa, fatti di tunnel, cavalcavia e una decina di svincoli" che avrebbero avuto un costo totale di 1,2 miliardi di euro.

Le polemiche

Il progetto ha suscitato numerose controversie e opposizioni:
Le critiche sono arrivate principalmente da "agricoltori, ambientalisti e comuni della collina torinese". Le preoccupazioni riguardano soprattutto l'impatto ambientale e il consumo di suolo.
Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, ha chiesto che "tra i primi criteri del nuovo progetto viario ci sia la sostenibilità di fronte alla piaga del consumo di suolo".
Durante un convegno tenutosi nel febbraio 2020 a Montaldo Torinese, circa 200 cittadini hanno discusso del progetto, manifestando la loro contrarietà. I critici sostengono che "un nastro d'asfalto rovinerebbe senza possibilità di ritorno la collina ad est di Torino, luoghi magnifici che verrebbero prima demoliti a colpi di viadotti e gallerie, e poi spianati con le inevitabili speculazioni edilizie concatenate".
I movimenti contrari al progetto ritengono che l'idea della tangenziale est sia "un assurdo economico, ambientale e sociale", sostenendo che "oggi essere moderni significa ridurre l'impatto antropico sul territorio, non costruire nuove infrastrutture che attraggono cpiamion, auto e traffico veicolare privato".

Stato attuale

Attualmente, la situazione è complicata anche da questioni legali legate alle concessioni autostradali. L'ipotesi del 2013, presentata da Asti (società del gruppo Gavio), era legata al prolungamento della concessione della tangenziale di Torino e della Torino-Piacenza. Queste concessioni sono state poi messe a bando e vinte dal gruppo Dogliani, ma Asti ha fatto ricorso e la questione è all'esame del Consiglio di Stato.
Il sindaco Lo Russo ha avviato un confronto con i 34 sindaci interessati dall'opera, riscontrando posizioni diverse: "alcuni sono a favore, altri sono contrari o molto critici".
La nuova versione del progetto prevede l'allargamento della strada provinciale 122, con la creazione di una galleria e di un nuovo viadotto che consentano il raccordo con Chivasso Est all'altezza di Gassino.
Il dibattito sulla Tangenziale Est di Torino rimane quindi aperto, con l'amministrazione che cerca di bilanciare le esigenze di mobilità con le preoccupazioni ambientali e le resistenze locali.


Qui un articolo del 2023 che parla del progetto: 

Torino – Nuova Tangenziale est: si farà ma non passerà sotto il Po. Ecco il progetto



Commenti

  1. La futura ed eventuale TangEst drenerà assai poco traffico perché nella maggior parte dei casi converrà comunque il passaggio da Ovest. Quindi va benissimo migliorare la viabilità ordinaria con un sistema di gallerie e circonvallazioni, però mi sfugge come pensino di passare dalla periferia di Castiglione, visto che per almeno 1km (via Caudana) passa in mezzo alle case. Hai dei dettagli?

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  2. La futura ed eventuale TangEst drenerà assai poco traffico perché nella maggior parte dei casi converrà comunque il passaggio da Ovest. Quindi va benissimo migliorare la viabilità ordinaria con un sistema di gallerie e circonvallazioni, però mi sfugge come pensino di passare dalla periferia di Castiglione, visto che per almeno 1km (via Caudana) passa in mezzo alle case. Hai dei dettagli?

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    1. Ciao Marco. Li stiamo cercando, ma con difficoltà. Uno degli ultimi articoli trovati è del 2023. Non proprio recentissimo.

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